I CONCORRENTI: ANDREA BEROLA
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Quella che state per leggere è la partecipazione del gentile Andrea Berola, che partecipò alla puntata andata in onda il 14 novembre 1982, essendo lui uno dei primi concorrenti a partecipare al “Pranzo”. Alla conduzione naturalmente il grande Corrado, affiancato da Linda Lorenzi.
Dunque.. la puntata alla quale partecipai andò in onda a novembre, però noi registrammo il 28 maggio del 1982. Volevo partecipare a “Bis”, il gioco a premi di Mike Bongiorno, invece un giorno vidi un promo dove c’era Corrado seduto a tavola e un domestico (che non era Vittorio Marsiglia) che avvicinandosi diceva: “Signor Corrado, il pranzo è servito”. Corrado spiegò il gioco, dicendo “Dovrete rispondere a domande semplici tipo la scoperta dell’America, ecc.”.
Feci la domanda di partecipazione sia per “Bis” che per il “Pranzo”, quando dopo poco tempo mi chiamarono per le selezioni dei concorrenti, dove c’era Riccardo Mantoni, il fratello di Corrado, che esordì dicendo: “Cominciamo con il dire che, trattandosi di un gioco condotto da Corrado non è una cosa seria!” riferendosi ai quiz di Bongiorno, e ci disse il nome della prima campionessa, si chiamava Daniela Alterio, e vinse qualcosa come 4 milioni.. Mi fecero alcune domande per testare la mia preparazione, quando, dopo un po’ di tempo, chiamarono a casa. Era Canale 5… rispose mio padre e gli dissero: “Guardi che suo figlio deve venire a Roma per partecipare a “Il Pranzo è Servito”, mio padre di tutto punto rispose: “Va bene, buon appetito!”.
Arrivato a Roma, ci dirigemmo al Cinema Palace, a Piazzale Clodio. Ci fecero leggere il regolamento, di cui capii ben poco non avendo ancora visto la trasmissione in tv, però fui colpito da alcune cose: vinceva il concorrente che aveva il numero maggiore di piatti, in caso di parità il concorrente con il numero minore di calorie. Se anche con le calorie c’era parità allora si andava al peso e vinceva colui che pesava di meno. Ma, nel caso eccezionale che anche con il peso persistesse la parità, si procedeva con una “Super domanda” e colui che rispondeva diventava campione. Poi guardai anche il lato economico: c’era scritto che le vincite venivano pagate in soldi veri e propri, più avanti ci dissero che si trattava di buoni de “La Rinascente” e pensai che era sempre una cosa buona perché non molto tempo prima un concorrente di “Bis” che vinse una ventina di milioni si rifece il guardaroba... in aggiunta era indicato che ci davano una somma pari a 70.000 lire al giorno come rimborso spese.
Quando entrai nello studio vidi Corrado, e lo vidi un po’ sofferente... aveva ancora i postumi dell’incidente avuto con Dora Moroni qualche anno prima e, quando non si registrava, lo si vedeva girare tra le pile di piatti con il suo bastone e ogni tanto storceva la mascella che probabilmente gli doleva. Quando arrivò il mio turno, sentii Procacci che mi chiamò per il cognome... ricordo la prima domanda che mi fecero: “In quale giorno della settimana cade Natale?”; la sbagliammo sia io che la campionessa perchè la puntata, anche se sarebbe andata in onda a novembre, era registrata a maggio, per cui stavamo lì a fare i nostri calcoli ma sbagliammo tutti e due... Ricordo anche quando ci fecero vedere la foto di Paolo Rossi (di lì a poco l’Italia vinse il Mondiale di calcio) e anche il giochino che ci fecero fare: avevano riempito una piscina d’acqua e noi, come novelli Eolo, dovevamo soffiare su delle barchette per farle andare all’altro bordo della piscina.
Alla fine della prima parte avevo conquistato il pollo e il formaggio, mentre la mia avversaria aveva pollo, formaggio e frutta.
Poi arrivarono le domande finali: non c’era ancora Vittorio Marsiglia con il carrellino, per cui dovevamo scegliere degli argomenti cui attribuire il valore 1 (una sola domanda) o il valore 2 (2 domande): scelsi “Cinema” dal valore 1 e “Televisione” dal valore 2. La domanda di cinema era a trabocchetto, e infatti la sbagliai, Corrado mi chiese: “Qual è il nome del celebre film in cui vi è un'altrettanto celebre corsa delle bighe?”. La risposta era “Ben Hur”, io invece dissi “Quo Vadis” visto che non vi era nella domanda alcun riferimento ad attori o a premi ricevuti ed anche in “Quo Vadis” vi è una famosa scena con le corse delle bighe. Mi diedero risposta sbagliata. Le domande sulla Tv invece le azzeccai, perché vertevano sul programma musicale di Canale 5 “Popcorn” condotto da Augusto Martelli. Giro la ruota e prendo la frutta e il primo.
La mia avversaria con i giri finali prende solo il primo e quindi andiamo al peso, dove ovviamente persi. Cercai di fare obiezione con Corrado perché è abbastanza normale che un uomo sia più pesante di una donna, ma Corrado mi rispose: “E’ scritto sul regolamento, e siccome ci sono state altre persone cui non abbiamo potuto fare l’eccezione, per rispetto loro non possiamo farlo neanche con lei.”
Dopo la puntata mi fecero firmare la liberatoria. Procacci mi disse: “Ma che fai, non leggi?” ma io ero talmente nervoso del modo in cui avevo perso che ci feci poco caso. C’era scritto: “Dichiaro che il gioco si è svolto regolarmente e di aver vinto la somma di £ 600.000”, in più aggiunsero che entro il giorno in cui sarebbe andata in onda la puntata mi avrebbero mandato il premio.
A novembre bussa il postino alla mia porta e mi dice che c’era un pacco per me con dentro un pellicciotto rosso a dir poco orripilante. Era il premio della mia partecipazione, in quel periodo il Pranzo era sponsorizzato dalla “Levi Pellicce” di Milano e il premio proveniva da loro. Telefonai a Canale 5 per chiedere spiegazioni, volevo i buoni de “La Rinascente”, la signorina dall’altro capo prima cercò di essere gentile, dicendomi che il premio non poteva essere sostituito, poi pian piano disse che, se volevo, il pellicciotto lo potevo anche buttare dalla finestra. Su minacce di andare in tribunale, riuscii a parlare con il responsabile, che mi fece avere un incontro con il titolare della “Levi Pellicce”. Alla fine il pellicciotto non me lo sostituirono ma mi fecero un buono di £ 600.000, mia mamma ci mise vicino 1 milione e si comprò una pelliccia un po’ più “umana”. Per il viaggio a Roma mio e di mia madre anziché la cifra stabilita mi mandarono come rimborso £ 125.000 per 2 persone, una miseria…
Un'organizzazione terribile, poi negli anni successivi è migliorato il tutto, ed è stato meglio così…
Andrea Berola
Questa è la testimonianza più a ritroso nel tempo che abbiamo, addirittura del maggio del 1982... Con questa, ma soprattutto con Andrea, che mi ha reso partecipe della sua esperienza, ho capito meglio come fu tribolante l’inizio di una mitica trasmissione... e anche di come funzionava il cosiddetto “dietro le quinte”, composto da persone come Riccardo Mantoni. Grazie mille Andrea per avermi permesso di rendere pubblica la tua storia.
Francesco
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