A "Il Pranzo è Servito" prendono parte due concorrenti, e il loro obiettivo finale
è di completare un simbolico pranzo, rappresentato da un tabellone con 5 portate
tradizionali di un pranzo italiano:
un piatto di spaghetti per il primo,
un secondo di pollo,
un piatto di formaggio,
una fetta di dolce, e per finire,
la frutta.
Ad ognuna di queste portate viene assegnato un valore calorico, utile al gioco,
e un valore monetario, per costituire il bottino dei concorrenti.
Nel corso delle edizioni il valore monetario delle portate è variato,
come potete vedere nella tabella qui riportata:
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Portate |
Calorie |
dal 1982 al 1986 |
dal 1987 al 1988 |
dal 1989 al 1992 |
Primo |
cal. 500 |
150.000 £ |
200.000 £ |
300.000 £ |
Secondo |
cal. 400 |
300.000 £ |
300.000 £ |
400.000 £ |
Formaggio |
cal. 200 |
100.000 £ |
150.000 £ |
250.000 £ |
Dolce |
cal. 600 |
200.000 £ |
250.000 £ |
350.000 £ |
Frutta |
cal. 100 |
50.000 £ |
100.000 £ |
200.000 £ |
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Dall'edizione 1990/91 viene dato un valore economico anche alle portate doppie, che valgono 100.000 £ l'una. Tutti i valori, sia calorici che monetari, delle portate sono riportati in un gigantesco"menù", elemento fisso della scenografia, e in questo tabellone è riportato anche il montepremi variabile che in ogni puntata i concorrenti si possono aggiudicare se realizzano il "Pranzo Servito". Il montepremi parte da una cifra base di 1.000.000 di lire e aumenta ogni puntata di 500.000 £, finchè non viene realizzato il "Pranzo" e il concorrente vince la somma, allora nella puntata successiva si ripartirà da un milione. Realizzando il "Pranzo" oltre al montepremi ricordiamo che il concorrente si aggiudica anche il valore di tutte le portate che ha conquistato (anche le doppie dal 1990).
Ovviamente, per conquistare le 5 portate, i concorrenti devono avere fortuna con la grande ruota che si trova alle loro spalle, che ha le sembianze di un piatto da portata e ha un foro in alto dal quale si vede su quale portata si è fermata la ruota.
Oltre ai disegni delle 5 portate, sul disco della ruota ci sono un Jolly, ovvero il fiore rosso simbolo di Canale 5, e la scritta DIETA, che non fa conquistare nulla ai concorrenti.
Per aggiudicarsi il diritto di un giro di ruota, i concorrenti sono sottoposti a una serie di prove: le 5 prove al pulsante, la prova pratica e le domande finali.
Le prime 5 prove al pulsante sono una serie di indovinelli, giochi di parole, memorizzazione di figure, semplici domande, stima di pesi e prezzi, eccetera, e per rispondervi i concorrenti si devono prenotare appunto con il pulsante, oppure dare entrambi una risposta scrivendola su una lavagnetta o un notes, vedendo chi si avvicina di più.
La prova pratica consiste in un gioco in cui viene spesso coinvolto il pubblico in studio, come far salire il maggior numero di persone su una pedana, centrare le teste delle persone del pubblico con i salvagenti, cercare tra il pubblico oggetti di un determinato colore, oppure riguardano proprio i concorrenti, i quali si devono cimentare in cose tipo macinare caffè con il macinino, contare da 1 a 20, fischiare e suonare delle trombette più volte in un minuto, scrivere di spalle alla lavagna, farsi attaccare delle orme adesive sotto i piedi, insomma, un'infinità di giochi semplici e divertenti che in ogni puntata erano diversi. Da notare che nella decima edizione del quiz (91/92) si è voluto dare al "Pranzo" un'impronta più giocosa e le prove pratiche hanno visto un aumento, 4 su 6, riducendo a 2 le prove al pulsante, che invece erano 5 in tutte le precedenti edizioni.
Dopo le 6 prove, che variano in ogni puntata, c'è la fase delle domande finali, sostanzialmente tre domande che danno al concorrente la possibilità di guadagnarsi fino a 3 giri di ruota per completare il suo "Pranzo", o quantomeno incrementare la sua raccolta di portate. Nel corso delle edizioni il regolamento delle domande finali è stato modificato più volte, eccone le varianti:
- dal 1982 alla conclusione della stagione 1984/85, il primo concorrente che partiva a rispondere era quello in svantaggio; Corrado enunciava degli argomenti, e tra questi il concorrente ne sceglieva due: uno dal valore di 1 giro di ruota (gli veniva posta una sola domanda) e un altro dal valore di 2 giri di ruota (gli venivano poste 2 domande).
Si iniziava con l'argomento da una domanda, e se la risposta era corretta il concorrente poteva subito girare la ruota; si procedeva con l'argomento da 2, e se il concorrente sbagliava anche una sola di queste due perdeva entrambi i giri di ruota.
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vista la complessità del precedente meccanismo (che forse creava confusione agli spettatori), dall'edizione 1985/86 venne introdotto un nuovo sistema, molto più semplice: al momento delle domande finali veniva portato davanti ai concorrenti un carrello con sopra molti piattini di cartoncino, tutti di colore azzurro, e dietro ad ognuno di essi si celava una domanda; partiva a rispondere il concorrente in vantaggio. Se il concorrente rispondeva correttamente a tutte e tre le domande girava tre volte la ruota, se invece sbagliava una o due domande gli veniva offerta la possibilità di cambiare una o due domande sbagliate, a sua scelta, in modo da poter conquistare comunque i tre giri; però, se sbagliava una delle domande cambiate perdeva tutti e tre i giri, ed è per questo che fino all'ultima risposta c'era sempre una grande suspence.
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nell'edizione 1989/90 rimane il carrello con i piattini, però non sono più tutti uguali, ma vengono differenziati per colore: rosa, verde e azzurro. Ogni colore corrisponde ad un grado di difficoltà diverso, e se ad esempio un concorrente sbagliava la domanda verde poteva cambiarla solo con un'altra domanda di colore verde. Dall'edizione 1990/91 però, e così fino alla chiusura del "Pranzo", questa regola è stata abolita e si è ritornati alla precedente, cioè che una domanda vale l'altra, anche se i piattini sul carrello non sono più tutti azzurri ma di vari colori.
Al termine delle domande finali è il momento di decretare il vincitore della puntata, che è chi ha realizzato il "Pranzo Servito", o se non è stato realizzato, chi ha il maggior numero di portate; in caso di parità di portate si fa la somma delle calorie, e diventa campione chi ne ha di meno, e in caso di ulteriore parità la giudice ultima de "Il Pranzo è Servito" è la bilancia: il concorrente che pesa di meno è il campione e tornerà la puntata successiva a difendere il suo titolo di campione, o supercampione se ha realizzato il "Pranzo".
Portate |
Calorie |
Valore |
Consommè |
cal. 100 |
200.000 £ |
Ravioli |
Aragosta |
cal. 600 |
400.000 £ |
Arrosto |
cal. 400 |
300.000 £ |
Formaggio |
cal. 200 |
250.000 £ |
Dessert |
cal. 500 |
350.000 £ |
Per l'edizione serale del "Pranzo", "La Cena è Servita", il regolamento viene modificato in alcune parti: i due concorrenti (sempre un uomo e una donna) rimangono a giocare per un'intera settimana e ogni sera viene decretato il Campione di puntata, assegnandogli un calicetto sulla postazione; alla fine della settimana, nella puntata del sabato, tra i due vincerà quello che avrà guadagnato più denaro, e per quello che avrà vinto più puntate nel corso della settimana c'è un superpremio di un milione di lire, nel caso in cui i concorrenti vincessero 3 puntate a testa durante la settimana, il superpremio sarà diviso a metà. Il concorrente che vince la settimana diventa Campionissimo e la settimana successiva sfiderà un nuovo aspirante al titolo. Anche il valore economico e calorico delle portate viene modificato, come mostrato nella tabella.
Il valore delle portate doppie rimane stabile a 100.000£, mentre il montepremi base non è più di un milione ma ben due
milioni, e ogni puntata continua a crescere di 500.000£. Da notare che nonostante il ritorno dal 1° marzo 1993 all'ora di pranzo, le portate sono rimaste tutte invariate tranne la prima, che da consommé diventa un primo di ravioli burro e salvia, ma le resta attribuito lo stesso valore economico e calorico.
Il meccanismo delle domande finali cambia nuovamente, i concorrenti anzichè scegliere il piatto con la domanda devono scegliere l'argomento della domanda che possono trovare su un grande tabellone luminoso: anche se il meccanismo sembra tornare a quello delle prime edizioni del "pranzo", in realtà è lo stesso del carrello con i piatti.
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